HATHA YOGA – ASANA

Le posizioni yoga (asanas) fanno parte del sistema yoga chiamato Hatha Yoga, sistema che pare essere il più accessibile agli occidentali, che, in genere, non sono inclini come gli orientali alla contemplazione.

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In ogni sistema yoga, lo scopo finale è quello di equilibrare le energie dell’intero essere, di assicurare l’armonia dell’essere umano con sé stesso e, anche, con l’ambiente circostante, con l’universo.

L’etimologia della parola Hatha è estremamente simbolica: Ha significa Sole, e Tha, Luna. La parola significa YOGA significa unione, cosi Hatha Yoga è l’unione tra Sole e Luna, cioè tra tutti gli aspetti duali dell’essere.

Il sole, energia positiva, controlla tutte le funzioni fisiche e vitali; un essere prevalentemente “solare” è estroverso e predisposto maggiormente allo sforzo fisico.

La luna controlla tutte le funzioni mentali, cosi un essere particolarmente “lunare” è sognatore, pacifista ed introverso.

L’Hatha yoga propone la riconciliazione tra tutte queste funzioni e l’equilibrio tra i due tipi di energie tramite le posture e la respirazione corretta.

Cosa sono di fatto le posture?

Non si tratta di posizioni estremamente “sofferenti” o bizzarre, senza nessun senso, come alcune persone hanno la tendenza di credere. Al contrario, nel caso delle posture yoga, ogni posizione del corpo ha uno scopo preciso, essendo calcolata ed espressa con molta precisione. Niente è lasciato al caso; le asane sono in essenza il simbolo sul piano fisico di un’energia sottile benefica dell’universo. La postura yogica è una vera “formula” che ha come obiettivo:

  • Il mantenimento in uno stato perfetto delle funzioni del corpo fisico,
  • L’equilibrio delle energie praniche che agiscono in modo diretto sul corpo fisico,
  • La calma mentale, tramite l’attenzione che necessitano queste posture,
  • L’esercizio del controllo della respirazione (il cui scopo principale costituisce la quarta tappa nello yoga: Pranayama).

Possiamo dire che la postura yogica, asana, implica un’azione interiore ed una esteriore, azioni che si uniscono nella pratica e formano un tutt’uno. L’azione esteriore mira al corpo fisico, più precisamente alla muscolatura e alle articolazioni, mentre quella interiore agisce a livello dei centri sottili di forza e dei nadi (che costituiscono il corpo pranico).

La pratica ha dimostrato che, anche se il praticante è incosciente e non conosce il modo in cui agiscono le asane, comunque il PRANA veicolato conduce all’ottenimento degli stessi effetti, a volte sorprendenti. Comunque, quando il PRANA è diretto in modo cosciente, l’energizzazione ottenuta è molto più intensa e gli effetti sono più pronti e più forti.

Esistono due tipi di posture (asane):

 

  • Dinamiche – sono molto varie e comportano a volte un certo grado di difficoltà. Hanno come primo scopo il mantenimento del corpo fisico e l’equilibrio delle energie nei sette livelli dell’essere;  
  • Statiche – sono chiamate anche posture meditative, molte di loro sono utilizzate nella pratica della meditazione. Hanno come scopo il captare le energie cosmiche tramite i centri di forza e rinvigorire l’essere (principalmente a livello fisico ed eterico).