Lo Spirito amorevole del Natale (VI)

Il Natale è certamente un periodo magico, in cui adulti e bambini diventano sognanti più del solito, e tutte le persone sopratutto gli adulti vengono come ad essere pervasi da una magica aura di gioia e gentilezza verso il prossimo. Sin da piccola l’ho sempre avvertito come se fosse un film, nel quale si vedevano tutte le persone gioiose ed indaffarate nella preparazione di questa magica festività, cosa che poi si ripete sempre in ogni film natalizio.

Il Natale si fonda su questo: su delle forti emozioni, che rimangono ancorate alla nostra memoria proprio grazie ai ricordi di infanzia, a quel sentimento che diventa un valore fondamentale e parte integrante della festa in sé: un sentimento di condivisione col prossimo, anche sconosciuto, di un momento di festa. Un sentimento quindi di unione, ed è proprio questo, o meglio dovrebbe essere, uno dei principali valori di tale festa: unire ed unirsi.

Ricordando la tenera età questa giornata era festosa e rassicurante: appena svegli si festeggiava la nascita di Gesù mettendo la sua statuina nella mangiatoia del presepe, mentre l’albero di natale era acceso dalla vigilia. Nel camino ardeva il “cioccone” di legna della sera prima per far luce a Gesù, in casa suonavano tutte le musiche natalizie e classiche, e ci si vestiva per andare a messa tutta la famiglia insieme. Poi c’era il momento più bello con la tavola da pranzo imbandita e colorata, si leggevano le letterine con le intenzioni da perseguire, si scartavano i regali sotto l’albero ricevuti dai miei genitori, nonni, zii, amichette. Ehm, scusate: da Babbo Natale!!!! si giocava a tombola e mercante in fiera fino a notte.

La gioia di trascorre la giornata in famiglia consacrando il nucleo familiare, proprio come era successo in quella grotta di Betlemme mi scaldava il cuore, e ora, quando viene il Natale è quell’emozione di calore che provo nel petto, intatta come allora, che mi permette di infondere speranza, sostegno e sorrisi alle persone che ora ho vicino. 

Sono quei ricordi che mi premettono ancora di vivere autenticamente il Natale, e non bisogna dunque svilirlo, anzi sarebbe necessario prendere come esempio questa festa per trasporre nella vita quanto di buono cerca di portare ogni giorno nel mondo. Ora per me la gioia natalizia più bella è quella che si prova per un gesto compiuto, più che ricevuto, e non c’è regalo più bello che ritrovare una persona lontana, un amico o un parente perduto.

Buon Natale a tutti.

Giovanna De luca