Bhakti Yoga (IX)

Guardando alla strada che ho percorso, posso usare con sicurezza il termine ricerca.. ricerca di un benessere emotivo e mentale, ma più profondamente ho da sempre affinato i sensi per essere inclusa e colmare così il bisogno ancestrale di sicurezza, protezione e stabilità.. qualcosa di molto simile alla sopravvivenza. Il mio karma mi ha condotto verso il mio Maestro, nella sua scuola di Yoga tradizionale Satyasvara. Ora il Maestro mi ha detto di scrivere un articolo sulla Bhakti, lo yoga della devozione.

Il mio personale Bhakti, in-divenire si trova allo stato brado.. l’amore ed il trasporto che sento verso la figura del Maestro è qualcosa che custodisco gelosamente; vorrei che fosse una relazione esclusiva tra me e Lui, vorrei appropriarmene, ma questo è impossibile e completamente fuori contesto. Nonostante il Maestro mi faccia sentire costantemente la sua presenza amorevole, sono gelosa persino dei compagni di gruppo perché partecipano a molte attività nelle quali io non posso essere presente e questo mi smuove molta rabbia perché mi fa sentire esclusa e perdo lucidità; sono pienamente consapevole che per me adesso è giusto fare un passetto alla volta, ma mi ritrovo a guardare la mia ferita di esclusione e mi parte la reazione; dunque di frequente l’ego prende il sopravvento, anche con stati ed azioni distruttive che mi fanno creare delle fratture da cui ogni volta è pesante ripartire.

Dopo aver dato sfogo a queste dinamiche capisco quanto sono impotente e presuntuosa nel mio ego di bambina e soffro molto, ma a volte è veramente difficile controllarlo perché è un’energia rabbiosa che ha preso sempre più piede negli anni. Avendo queste oscillazioni e questo bisogno di controllo sono chiamata a ricercare costantemente l’equilibrio in varie situazioni della mia vita per cedere il passo ad un amore disinteressato, maturo.. e grazie a Dio la voglia di amare non mi manca.

La presenza del Maestro è costante in un modo che cesella ogni cosa.. i momenti di armonia.. di gioia.. di espansione di cuore e coscienza, come quelli di difficoltà che ho vissuto insieme al gruppo.. tutto questo mi ha permesso di fare dei passaggi molto importanti nella mia vita come eliminare il vizio del fumo. Ho iniziato ad avere più confidenza con la mia immagine esteriore, anche a darle affetto e tenerezza; cosa di importanza fondamentale. Stare sul momento presente e la pratica perseverante degli asana mi stanno dando delle risposte meravigliosamente concrete per affrontare il lavoro e le attività del quotidiano.

La mia anima deve camminare tanto e tanto ancora; sono grata che il Tutto mi abbia portato qui perché potessi evolvere in un disegno di Infinito Amore. Concludo con una frase di Sri Ramana Maharshi che è rimasta tanto impressa in me e magari-magari un giorno scoprirò il perché: “Una volta liberato dall’illusione.. capirai che lo sforzo non era necessario.. ma che senza non ti saresti liberato”. Ti amo Maestro.

Roberta