Fratellanza (VII)

Al richiamo “Fratellanza” da una parte profonda, antica viene fuori uno slancio poetico, perché queste parole sono l’unica via per poter dire quello che risuona con questo sentimento elevante e elevato. Però mi sento in dovere di introdurle, di spiegarmi meglio ed in libertà chiarire le intenzioni di questo articolo. In sostanza, si dovrebbe parlare di Fratellanza dicendo che è una Grazia.

Con la promessa di ricercare la Luce, i fratelli stanno nel bianco sottile, dono di Dio.

Abbiamo imbracciato il destino percorriamo la strada per tornare al Sé.

Solo i coraggiosi superano le correnti impetuose, scalano i versanti ripidi, mai soli.

Debiti di esserci testimoni gli uni delle altre, per perseverare nell’ambizione.

Abbandonati e guidati verso l’Ignoto, coi fratelli affronteremo gli attacchi e sventeremo le falsità interiori.

In silenzio meditativo, siamo tutti Uno.

Ascendiamo alla consapevolezza eterica e limpida, sollevando i veli che modellano questa coscienza materiale.

Lottiamo per mantenere il cuore aperto… e così indagheremo la Via per la Verità.

Noi, fratelli, desideriamo superare noi stessi, e insieme evolvere, alleggerire i carichi di vissuti dimenticati,

dotarci delle prospettive multiple, dell’empatia e dell’espansione in comunione.

Ringrazio il Signore e i suoi Angeli che fin qui mi hanno condotta, e li prego di vegliarci e orientarci con fede nelle prove.

Beatrice