Ombra & Presenza
Con questo articolo voglio descrivere alcuni meccanismi che, sicuramente, chi desidera fare un lavoro approfondito su di sé potrà riscontrare, con sfumature diverse, durante il proprio cammino. La presenza dell’ombra, come la intendeva Jung, è un ostacolo davvero immenso per chi desidera elevare la propria coscienza, ma che nel suo mistero si potrebbe rivelare allo stesso tempo il più grande trampolino di lancio. Le nostre tendenze più infime e nascoste, i nostri pensieri più vili, talvolta perversi, sono in realtà una tappa obbligata che dobbiamo attraversare e sciogliere per poter andare veramente oltre… chi ha la grazia di realizzare questa verità non solo mentalmente, ma in senso profondo, si ritroverà in una posizione molto difficile, ma quanto mai propizia per la propria evoluzione.
Vira.. il guerriero spirituale (III)
Quando sentiamo parlare di “eroi” probabilmente ci verranno alla mente storie di super-uomini, esseri dalle personalità affascinanti che compiono imprese straordinarie, gloriose, spesso guerresche. Le caratteristiche di questi personaggi sono senza dubbio manifestazioni di una sviluppata energia Yang, essenziale per chi voglia perseguire un percorso evolutivo: senza sforzo e aspirazione è impossibile sperare di progredire, e questo vale tanto per gli scopi spirituali che per quelli mondani. Parafrasando un detto yogico, un criminale che ha il coraggio di mettere a repentaglio la propria vita è più vicino al progresso evolutivo della propria anima piuttosto che un pauroso…
Amare la mia parte femminile, YIN (II)
Amare la nostra parte femminile (yin) significa imparare ad amarci intimamente, nelle profondità di noi stessi. La nostra parte femminile è energia, emozione, è una forza intuitiva che ci riempie da dentro, ed entrarci in contatto ci permette di avere esperienze che, nella vita normale che si conduce nella nostra società, apparirebbero come incredibili, impensabili, difficilmente immaginabili.
Amare la mia parte femminile, YIN (I)
Scrivere questo articolo per me, vuol dire attingere ad un aspetto molto doloroso e complesso di una mia parte molto intima. Molto sinceramente ammetto di avere avuto circa un mese per poterlo scrivere, ma mi ritrovo adesso a ritagliare un angolo di tempo per confrontarmi con questo nodo, che già solo a digitare i tasti del computer mi sta venendo da piangere.
Vira, il guerriero spirituale (II)
In precedenza è stato detto chi è il Guerriero Spirituale… Egli è colui che lotta contro tutte le proprie manifestazioni egoiche. Egli lotta contro la Paura, l’Odio, la Rabbia e contro tutto ciò che c’è di oscuro nella natura intrinseca dell’uomo per portarla alla Luce. Vorrei ora porre l’attenzione, non su ciò che il Guerriero fa in questa direzione, ma soprattutto sul come viene fatto, sull’atteggiamento.
Vira, il guerriero spirituale (I)
Dal sanscrito Vira significa eroe, guerriero spirituale. Il Vira quindi è un guerriero che combatte per portare luce su tutte quelle manifestazioni egoiche di violenza, risentimento, gelosia ecc., tutte espressioni di quell’emozione primaria.. la paura. Ovviamente il guerriero spirituale non è immune a tale paura, ma con coraggio la accetta senza rifiutarla o indietreggiare davanti ad essa. Una volta il Maestro mi ha detto queste parole: “il coraggioso muore solo una volta, il codardo muore ogni giorno.”
Accettazione (II)
Dimmi Poeta… cosa non ti basta di questo momento irripetibile?
Cosa nel buio delle tue distrazioni ti fa stringere i denti?
Cosa nel silenzio delle tue certezze ti urla nello stomaco?
Per giustificare le lacrime della tua coscienza banalizzi tutto…
LA GESTIONE DELLE EMOZIONI
Dal punto di vista emotivo sono sempre stato problematico. Fino a qualche tempo fa, però, non riconducevo direttamente questo problema all’essere iper-emotivo, piuttosto mi consideravo insicuro, oppure “sensibile”, o anche un po’ depresso. Essenzialmente un disadattato, anche se mascheravo il mio disagio in diversi modi. La cosa veramente paradossale, è che, nonostante negli ultimi anni mi sia reso conto di quanto sia predominante questa parte emotiva in me, fin da bambino mi sono abituato a reprimere moltissimo le mie emozioni.
Accettazione (I)
“Concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio per cambiare quelle che posso e la saggezza per riconoscerne la differenza”. (San Francesco)
L’accettazione, se guardata con superficialità, potrebbe essere confusa con una sorta di passività che lascia fare tutto e non si stupisce di niente. In questo senso potrebbe essere considerata una manifestazione dell’accidia, un vigliacco non voler fare mascherato da parole gentili e leggere. Cos’è in realtà l’accettazione che, nonostante tutti i malintesi, lascia intravedere la sua potenza? Cercando il verbo accettare nel dizionario etimologico si scopre che accettare deriva dal verbo latino “capere”: ricevere con gradimento e dimostrarlo.
Gelosia ed evoluzione spirituale (V)
“Amare è gioire, mentre crediamo di gioire sole se siamo amati”. (Aristotele)
Il rapporto di coppia è un argomento vasto e senza dubbio complesso. Io vedo la relazione di coppia come una fucina alchemica, intendo con questo dire che la coppia può essere un luogo importante per la propria evoluzione personale. È inevitabile che in questo contesto emergano le parti di noi più profonde, sia positive che negative, e che osservandole possiamo imparare molto su noi, al di là di tutte le maschere e di tutto quello che raccontiamo di essere agli altri e a noi stessi. Prendiamo ad esempio la gelosia, passione che ovviamente non entra in azione solo nel rapporto di coppia, ma che qui trova la sua più compiuta espressione. “Se io sono attaccato ad un’altra persona perché non sono capace di reggermi in piedi, lui o lei può essere un «salvagente», ma il rapporto non è un rapporto d’amore. Paradossalmente, la capacità di stare soli è la condizione prima per la capacità d’amare”. (Erich Fromm – L’arte di amare)