MAHA SHIVARATRI

Elementi essenziali sulla grande celebrazione spirituale Mahashivaratri. In India la grande notte spirituale di Shiva, Mahashivaratri, è tradizionalmente dedicata a Paramashiva (Shiva Supremo). I suoi adoratori lo considerano unanimemente come il momento più sacro dell’anno. Mahashivaratri cade sempre nella notte prima del giorno di luna nuova, tra febbraio e marzo (nel mese lunare Phalguna, secondo il sistema astrologico indiano). Gli yogi vivono questa celebrazione come un’eccezionale occasione spirituale. Per questo motivo digiunano tutto il giorno e vegliano tutta la notte, meditando intensamente con il mantraShiva (Laya Yoga). Gli iniziati meditano semplicemente pronunciando ininterrottamente il suo nome, completamente trasfigurati, cantano ferventi inni di gloria o adorano il famoso simbolo Shiva Lingam, aspirando con amore e con tutto il cuore a Paramashiva, ossia Dio Padre.

HATHA YOGA – ASANA

Le posizioni yoga (asanas) fanno parte del sistema yoga chiamato Hatha Yoga, sistema che pare essere il più accessibile agli occidentali, che, in genere, non sono inclini come gli orientali alla contemplazione. In ogni sistema yoga, lo scopo finale è quello di equilibrare le energie dell’intero essere, di assicurare l’armonia dell’essere umano con sé stesso e, anche, con l’ambiente circostante, con l’universo. L’etimologia della parola Hatha è estremamente simbolica: Ha significa Sole, e Tha, Luna. La parola significa YOGA significa unione, cosi Hatha Yoga è l’unione tra Sole e Luna, cioè tra tutti gli aspetti duali dell’essere.

YOGA SUTRA DI PATANJALI – YOGA DARSHANA

L’opera di Patañjali consiste in 196 sûtra (in prima approssimazione potremmo tradurre questa parola con «aforismi» o «versi») che descrivono con magistrale chiarezza e incredibile capacità di sintesi la filosofia Yoga. In realtà la parola sûtra significa «legame», «sequenza» o «catena» e indica come tutta l’opera sia un susseguirsi ininterrotto di idee che si incastrano perfettamente come i grani di una mala fino a formare un unico concetto che percorre in filigrana tutto il testo. Questa scrittura è anche chiamata Yoga Darshana che è spesso tradotto con «filosofia Yoga» anche se in realtà la parola darshana ha un significato molto più profondo: letteralmente significa «vedere», quindi Yoga Darshana significa «il processo di vedere attraverso lo Yoga», ma si tratta di una vista preclusa agli occhi o ad ogni altro senso; è un vedere l’invisibile che si cela dietro la comune percezione. Il testo è diviso in quattro sezioni:Samâdhi Pada (51 sûtra): viene analizzata la natura generale dello Yoga e poiché la tecnica essenziale è il Samâdhi, quest’ultimo viene trattato approfonditamente tanto da attribuire il nome alla prima sezione.

Il risveglio dell’energia Kundalini

Le sensazioni e i vissuti che accompagnano il risveglio della Kundalini secondo Sri Ramakrishna
Nell’ultimo decennio “il risveglio della Kundalini” è diventato un concetto familiare anche in Occidente. Ciò non vuol dire che sia stato già interamente compreso. Spesso è stato concettualizzato, teorizzato e trattato come un fenomeno psicologico, che nel contesto della medicina allopatica e della psichiatria occidentale significa: non reale, illusione prodotta dalla mente individuale o addirittura malattia. La tradizione yoga distingue tra il risveglio parziale e quello totale dell’energia Kundalini. Mentre il risveglio parziale può portare a svariate manifestazioni, sia fisiche che mentali, l’ascensione completa della nostra energia potenziale – che giace addormentata alla base della colonna, come un serpente arrotolato per tre volte e mezzo – verso il centro coronario (Sahasrara) risveglierà il vero impulso verso la realizzazione di Dio (o liberazione spirituale), portando con sé la tanto ambita rivoluzione della coscienza. Solamente allora si potrà trascendere il corpo nella pura e perfetta estasi dell’illuminazione.

Gli Asana – modalità d’integrazione psicosomatica

Nello yoga, un ASANA è considerato un lavoro simultaneo di vibrazione del corpo, dell’anima e della mente, all’unisono con l’infinito. Un ASANA è una postura corporea che si esegue in modo rilassato, ma che richiede una specifica concentrazione. È più di un esercizio fisico; è una modalità di integrazione psicosomatica. Questa vicinanza delicata e piena d’ammirazione ai misteri dell’essere si basa sulla rieducazione posturale e mira al risveglio spirituale attraverso l’aiuto del corpo.

Il Tantra Yoga nella vita di tutti i giorni

In lingua sanscrita, Tantra significa “rete, intreccio” la parola è composta dalla radice “tan” che significa espansione e da “tanto” che significa corda, filo. L’etimologia del termine sesso viene, invece, dal latino sexus, radice sectus = separazione, distinzione.Nella visione tantrica, l’intero universo fisico e mentale è percepito come essendo simile al tessuto in cui le parti si uniscono nell’intero (tutto), e in cui l’intero (il tutto) si riflette in tutte le sue parti. “Tutto quello che è qui è altrove, tutto quello che non è qui non è da nessuna parte”. Così, come parte di un Tutto, io partecipo al Tutto

La spirale Yang

“… L’idea della realizzazione della spirale Yang (+), dove coloro che partecipano sono disposti in modo ordinato tenendosi per mano, formando una spirale, in conformità alla successione delle 12 costellazioni zodiacali, mi è stata rivelata in uno specifico momento, durante una Meditazione Yogica. Questa specifica disposizione di tutti partecipanti permette di usufruire, grazie a processi complessi di Risonanza che si sviluppano in quel momento, sia di un afflusso di energia sottile Yang (+) che riempie l’aura segreta di ogni essere, sia delle energie astrali fondamentali e benefiche dei pianeti del nostro Sistema Solare e delle Costellazioni”.

Efficacia e dinamica della pratica Yoga

Lo yoga è una disciplina che influisce sul pieno sviluppo di ciascun individuo, sul miglioramento fisico, mentale, emotivo e spirituale, ed è valido per tutti gli esseri umani indistintamente. Lo yoga è una cultura universale e proprio come influisce sull’individuo nel suo complesso, così è inteso per il potenziamento fisico, mentale, intellettuale e spirituale di tutta la società e dell’intera umanità.

Diversi sistemi un solo obiettivo

In sanscrito, YOGA significa “unione”, “reintegrazione”, “fusione completa”. Lo yoga è una disciplina teorica e pratica, avente un substrato profondamente spirituale, nata dalla tradizione induista, che ha trovato posto in tutte le filosofie religiose indiane, sia ortodosse che eterodosse, compresi il buddhismo e il giainismo. Come prassi ascetica, lo yoga affonda le sue radici negli strati più antichi del monachesimo indiano, ma come sistema a sé stante ebbe la sua formulazione classica nello YOGA SUTRA di Patanjali.

Come lo Yoga migliora la vita

Lo Yoga è una disciplina orientale teorica e pratica che, nonostante sia antichissima e sorta dalla tradizione indù, ha un valore e un carattere universale, ed è per questo che può considerarsi ancora attuale e praticabile in ogni epoca e in paesi e culture differenti. Molti pensano allo yoga come ad una disciplina avente un carattere esclusivamente trascendentale, mistico, i cui effetti e le cui finalità sono assolutamente svincolati dalla vita quotidiana, reale, dall’esistenza concreta in tutti i suoi aspetti, ma piuttosto inerenti alla sfera dello spirito. È vero che lo yoga ha una connotazione anche spirituale, ma non solo. Si tratta di un sistema talmente completo e ricco da comprendere e coinvolgere, nella sua applicazione, tutti i livelli costitutivi dell’essere e, di conseguenza, tutti gli aspetti relativi all’esistenza nella sua totalità.Lo yoga non è dunque staccato dalla realtà, non è necessariamente una pratica ascetica , ma è soprattutto un’esperienza, un’esperienza che si trasforma in un’attitudine interiore, in un modo d’essere che trasforma positivamente la qualità della vita. In quanto tale, lo yoga è dunque ancorato all’esistenza nella sua totalità, e gli effetti che produce sono visibili e riscontrabili empiricamente nella vita di ogni giorno, nelle attività che quotidianamente ci apprestiamo a svolgere, nei rapporti che intrecciamo con gli altri etc..