LA VIA DI MEZZO (I)

Vincenza, fa un piccolo sforzo, resta centrata e trova l’equilibrio”, è la frase che ogni giorno mi ripeto a cuore aperto affidandomi con amore e umiltà al meraviglioso disegno di Dio. E quando penso a quella parte fragile e piccola di me che prova in tutti modi a restare centrata di fronte alle difficoltà della vita e ai propri demoni, ho una compassione così commovente che vorrei abbracciarmi forte e dirmi allo stesso tempo: “ehi, andrà tutto bene, ci sono qui io, con pazienza troverai il tuo punto fisso, per ora ama e prega Dio. Ti amo”.

L’equilibrio è quello stato armonioso di pace interiore in cui ogni scelta viene fatta con silenzio, calma, presenza ma soprattutto amore incondizionato; è conoscere a fondo e completamente se stessi la propria coscienza, la propria parte bassa, materiale, oscura e saperla coniugare e vivere accanto al proprio potenziale spirituale, intimo e trascendente; è saper arrivare ad amare il proprio dolore perché manifestazione di un piano generoso di crescita per diventare più forti, completi…. equilibrati.

Per vivere in equilibrio, è necessario perdonarci un po’ di più, ascoltarci, ridere e guardare in ogni cosa che accade la parte più “buffa e leggera” che ci illumina gli occhi, come quelli di un bambino, perché tanto tutto è un gioco. Ma allo stesso tempo è importante unire al dono divino di questa dolcezza, anche lo sforzo e l’ostinazione, come dice Ramana Maharshi Lo sforzo ripetuto ha l’effetto di cancellare le tendenze. Lascia a Dio il lavoro di Dio. Tu fai quello che è in tuo potere. Quando i tempi saranno maturi, percepirai la grazia di Dio che è sempre stata all’opera. Un errore abituale è interrompere gli sforzi a causa della falsa impressione che la grazia di Dio sia assente. Non dobbiamo arrenderci, perché la grazia di Dio agirà al momento opportuno”.

Per me è importante saper unire l’armonia allo sforzo, la leggerezza alla serietà, la compassione alla severità…. verso gli altri, verso me stessa, verso tutta la manifestazione che mi circonda perché a quel punto la vera coscienza viene fuori, ti riempie il cuore e ti aiuta a fare scelte consapevoli che si pongono nel mezzo di due estremi che come tali sono completamente falsi. Ti aiuta a camminare delicatamente tra le diverse scelte, i molteplici stati emotivi e le numerose prove che siamo chiamati a vivere.

Nei limiti della mia persona, perché è da poco che ho imparato ad ascoltare e ad amare la piccola Vincenza, che è cresciuta mettendo barriere e pensando all’equilibrio come una non vita, un’assenza di piacere, di emozioni forti nel bene, ma soprattutto nel male. Ora grazie al mio amato Maestro e a Dio la sto conoscendo e apprezzando, cosa che finora avevo sempre evitato perché conoscersi a fondo è troppo faticoso e doloroso, e ho sempre rimandato questa fatica seguendo la strada apparentemente più facile: guardare con sofferenza gli altri, cercare di imitarli credendoli superiori e competere con loro per sentire di valere qualcosa. Non può esserci bellezza ed equilibrio se si vive così radicati in questo malessere. Ma quando sai di essere una manifestazione divina come tutto ciò che ti circonda, senti che non puoi non amarti e non amare tutto il resto, sarebbe come non amare Dio, e con questo amore, il percorso di crescita e ricerca di una propria centratura, sebbene spesso richieda grandi sacrifici e dolore, diventa di una dolcezza e di un piacere unici.

Quando accetti che tu sei qui per migliorare, e non per essere già pronto a sapere come vivere, accetterai di essere imperfetto, di essere scisso in due parti che solo a prima vista sembrano opposte, inconciliabili, ed è qui che entra la via di mezzo, l’equilibrio: accetta di doverti muovere al centro di due poli, accetta di dover essere tu in primis una via di mezzo e un principio di equilibrio, per sentire la completezza di due aspetti di cui sei fatto che comunicano, scherzano, si amano e si accarezzano.

Bisogna capire che la via di mezzo e l’equilibrio non sono insipidi e deboli, tutt’altro, hanno in sé la forza della pazienza, della tenacia, dell’amore incondizionato. Rappresentano il fascino e l’efficacia delle azioni lente, progressive e reali. Sono l’antitesi della fretta e dell’impazienza, sono il simbolo di un lungo viaggio, del vero unico viaggio che potrà portare a risultati reali, stabili, cristallizzati. Il “tutto e subito” nel percorso  evolutivo, non solo è inutile ma è controproducente e alla fine porta solo sofferenza, impegniamoci quindi il più possibile a migliorare e affidiamoci a Dio. Se si vuole crescere, non si può farlo pretendendo di adottare gli schemi immaturi del: “lo voglio per forza, lo voglio adesso, mi odio se non lo ottengo”. Una struttura meravigliosa i costruisce per gradi seguendo la strada che sta nel centro, quella più lunga e insidiosa, quella più lunga da mantenere. Nel mezzo c’è lo spirito del guerriero perseverante che cade, si perdona e si rialza con occhi pieni pieni di amore e un sorriso luminoso.

Mary