Adriana

È difficile spiegare come sia cambiata la mia vita da quanto ho incontrato il Maestro e la Scuola. Esteriormente i cambiamenti sono stati tanti a livello di abitudini e di ritmi.. interiormente sono stati giganteschi. Li sento da come vivo ora le situazioni con me stessa e con gli altri, ed in generale per come ho esperienza del mondo e della vita. A livello di sentimenti e stati interiori profondi ci sono stati dei cambiamenti che difficilmente riesco a spiegare, ma è come un senso di spazio più espanso e di attesa.. di pazienza.. un senso di amore e dolcezza nel profondo, ma anche di speranza e di leggerezza.

Per me il vero tesoro di questa Scuola potrebbe essere racchiuso in una vibrazione. È presente nel silenzio ed è una forma di pace, amore e beatitudine al di sopra di tutto, stati che fanno da porto sicuro ad ogni anima che vi si avvicini. La mia gratitudine verso il Maestro e la Scuola è soprattutto per questo, per il fatto di donare al mondo un servizio ormai introvabile e di cui spesso non si intuisce nemmeno l’immensa importanza. Prima di incontrare la Scuola ho avuto modo la Grazia di percepire una realtà superiore. Questo aveva già dato sicuramente un nuovo senso alla mia vita, ma col passare del tempo, ho iniziato a sentire una forte discrepanza nella mia quotidianità. Sentivo come se nel mondo non ci sarei mai potuta stare per l’incompatibilità tra esso e i vissuti a cui anelavo. Conoscere il Maestro è stato per me un vero miracolo materializzato, perché incarnava la possibilità di una riconciliazione tra piani così apparentemente lontani, e mostrava con la sua sola presenza come un piano possa addirittura rafforzare l’altro, arricchendolo immensamente come fosse al suo servizio.. perché in realtà sono parte dello stesso gioco che è Uno.. e non possono che stare nello stesso abbraccio, anche se a volte doloroso.

Il Maestro trasmette sempre calma e dolcezza, mi pare in modo ancora più intenso quando esternamente sembra arrabbiato, anche se è un paradosso. Con calma e dolcezza il Maestro ci aiuta a vivere le sfide della vita, e anche i dolori profondi, con una spinta di amore e coraggio, in una riconciliazione in cui tutto diventa un alleato per il raggiungimento dello scopo spirituale.. diventando addirittura una Grazia. Attraverso lo sguardo del Maestro praticamente tutto è una Grazia, perché riflette l’essenza profonda dell’esistenza. I momenti in cui mi accorgo di più che la mia vita è cambiata sono quando sono portata ad affrontare le sfide della vita con modalità e attitudini che mai mi sarei sognata di avere: da un lato, un senso di abbandono, apertura.. con leggerezza e morbidezza e da un altro di responsabilità e maturità. Le sfide e i nodi profondi da sciogliere sono tanti.. e mai in passato sarei riuscita ad avvicinarmi a certe parti così dolorose e nascoste di me, come mi sta capitando nella scuola. La concentrazione sul momento presente è uno dei doni più belli che ci siano.. e mi ha dato doni impagabili nel corso del tempo all’interno della scuola.. proprio in senso di riconciliazione.. e di serenità. La concentrazione in generale su qualcosa, ma più specificatamente sul momento presente è qualcosa di incredibile che può riempire il cuore di gioia e di un senso di espansione e unione. È una sensazione che può dare vertigine, ma al contempo sembra davvero di ritornare a casa.

Per me la Scuola di yoga e il Maestro sono casa, sono un luogo di dimora che sogno sempre e di cui soffro la mancanza quando non lo vivo, prima di tutto interiormente, ma poi snche esternamente. Fanno parte integrante della crescita anche le relazioni con i fratelli spirituali della scuola, che amo intimamente.. e con i quali è una magia vivere ogni periodo ed ogni passaggio di crescita.. vi amo e vi vorrei abbracciare forte. Ringrazio Dio per questo dono immenso. Ringrazio con amore infinito e devozione il mio Maestro.

Il Sogno: “Ci troviamo in viaggio con la scuola e nella prima parte del sogno siamo in un appartamento pieno di piccole stanze, un po’ labirintico e dai colori bianchi ma un po’ opachi e con poca luce.. C’era in questo appartamento un cagnolino bianco, col pelo ricciolino, che andava da una stanza all’altra e faceva davvero tanta tenerezza. Quando a un certo punto decidiamo di andare via, io e Kevin rimaniamo fino all’ultimo ancora dentro all’apprendimento per stare con il cagnolino, ci dispiaceva lasciarlo lì e non sapevano neanche di chi fosse. Nella seconda parte del sogno continuiamo ad essere sempre in viaggio ma ci troviamo praticamente in un deserto, un po’ roccioso e leggermente montuoso, tutti con gli zaini in spalla camminando su una strada sterrata. Ricordo che faceva caldo perché i vira stavano tutti i petto nudo. A un certo punto noto un pulmino giallo abbandonato lì senza ruote e di fianco inizio a vedere dei buchi scavati per terra: questa visione mi fa immediatamente capire che stavamo entrando in un film che si chiama “Buchi nel deserto”, un film che vidi una volta da bambina, ma che mi rimase nel cuore in un modo incredibile.. parlava di due famiglie che avevano un forte legame karmico che si tramandavano da tante generazioni, e di come poi venisse sciolto da due ragazzini discendenti dalle due famiglie, in una specie di riformatorio per minorenni nel deserto. Così quando mi accorgo che stavamo entrando in questo film vado dal Maestro per dirglielo ed ero piena di commozione e di entusiasmo. Fu un breve scambio di pochi istanti a cui credo che rispose solo con uno sguardo, che però mi avvolse in uno stato di beatitudine. Era uno sguardo di complicità tenera, forte e tanto profonda allo stesso tempo, c’era tanta delicatezza e al contempo densità.. uno sguardo semplice e puro, ma in realtà anche infinito e pieno di un mistero aperto. Per un attimo mentre parlavo ci siamo stretti la mano sempre con tanta delicatezza, io per trasmettergli il mio entusiasmo e lui per darmi il suo ascolto. Nell’ultima parte del sogno arriviamo in una spiaggia che tanto mi ricorda quella spiaggia bellissima dove ci siamo fermati quest’estate in Grecia, per tre o quattro giorni. Subito mi butto in acqua e vado al largo.. un’immersione nella natura. L’acqua era piatta, così tranquilla e mi abbandono così tanto al suo flusso leggero che entro in uno stato di trance. Quando mi risveglio praticamente era scesa la notte e rimaneva solo un ultimo filo di luce che immediatamente svanisce lasciandomi nel buio completo. Solo che non vedendo niente non avevo più punti di riferimento e non sapevo da che parte andare per tornare a riva.. allora inizio a fare qualche bracciata e dico “Ehi!” e in lontananza dopo qualche secondo sento la voce di Mary che risponde “Ehi!” e questa voce mi dava tanta dolcezza.. anche se ero nel nulla”.

Devo dirvi sinceramente che non mi sento di avere trasmesso quello che veramente ha significato per me incontrare il Maestro. Ho qualche inibizione nell’aprirmi su aspetti per me così intimi e importanti.. voglio dirvi solo che l’amore che sento per il Maestro è immenso e che immediatamente mi riconduce a Dio.. è davvero difficile da spiegare! Vi ringrazio di cuore tutti e vi abbraccio con tanto tanto affetto e amore.. 🙏🏻💓🙏🏻

Adriana

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