Nella cucina Satyasvara (III)

LA COLAZIONE KOLLATH

Nella concezione yogica, l’alimentazione ideale dovrebbe essere prevalentemente SATTVICA, più naturale possibile e, possibilmente, cruda. Purtroppo la civiltà ha reso l’uomo debole, delicato, non più capace di digerire verdure e cereali crudi. Il professor KOLLATH, medico e dietologo, ha trovato il modo di rendere digeribili i cereali, senza cuocerli, grazie alla sua “colazione Kollath”. Questo pasto rende la farina assimilabile senza la bollitura, e più gradevole possibile con l’aggiunta di frutta, che ne completa, allo stesso tempo, il valore alimentare.

Modalità di preparazione – La ricetta base dosata per una persona: 30 o 40 grammi (2-3 cucchiai) di farina fresca di frumento integrale; 3 o 5 cucchiai d’acqua; 1 o 2 cucchiai di succo di limone fresco; 15 o 20 grammi di frutta secca, eventualmente tritata; 100 grammi circa di mele, grattugiate al momento di servire, o qualsiasi altra frutta locale e di stagione ben matura; un cucchiaio di mandorle, noccioline o noci sbriciolate (a scelta) da cospargere sul tutto.

La sera prima versate in un recipiente 30 o 40 grammi di farina fresca di grano (appena macinato), poi aggiungete dai tre ai cinque cucchiai d’acqua (non il latte).  Mescolate bene e conservate a temperatura ambiente (20°) fino al mattino dopo. Durante la notte, il frumento si gonfia, diventa una pasta in cui avranno luogo trasformazioni chimiche e fermentazioni di grande valore dietetico. In un altro recipiente fate ammorbidire 15 grammi di frutta secca tritata (fichi, datteri etc.). Il mattino seguente mescolate il contenuto dei due recipienti, utilizzando l’acqua in cui era in ammollo la frutta secca. Aggiungete, successivamente, da uno a due cucchiai di succo di limone fresco e 100 grammi di mele (o pere) grattugiate, o altra frutta di stagione molto matura. Cospargete sull’impasto noci, noccioline o mandorle tritate. Per variare, ognuno può aggiungere a piacere un po’ di miele. La mela verrà grattugiata al momento del pasto, per evitarne l’ossidazione. L’alimento sarà quindi denso, non liquido.

Il consumo della “colazione KOLLATH” garantisce i seguenti effetti:

  • Uno stato di sazietà per almeno 4 ore, nessun senso di falsa fame al mattino.

  • La regolazione armoniosa del peso .

  • L’eliminazione della costipazione, fattore principale dell’autointossicazione.

  • La disintossicazione, in quanto elimina la spossatezza fisica, indice di un accumulo di tossine più che di una stanchezza reale.

  • L’aumento dell’efficienza fisica e intellettuale.

  • L’instaurarsi di una netta sensazione di benessere diffuso, risultato di un buon equilibrio biologico.

  • L’apparizione di una sensazione di soddisfazione e gioia interiore, che allontana qualsiasi desiderio di eccitanti psico-dinamici (caffè, tabacco, alcool).

  • Il miglioramento del potere di concentrazione, in quanto allevia il lavoro dell’apparato digerente.

  • Una maggiore resistenza allo stress e agli stati di tensione nervosa.

  • Il miglioramento della composizione del sangue. Inoltre la pelle diventa fresca, tonica, grazie alla rigenerazione delle cellule del derma dovuta ad un’ottima irrigazione dei tessuti sottocutanei.

  • La vitalità, la lucentezza e la morbidezza dei capelli. Sono stati segnalati innumerevoli casi in cui il consumo costante di questo pasto ha impedito l’incanutirsi dei capelli.

  • La fortificazione e la brillantezza delle unghie.

  • Il miglioramento dello stato di salute dei denti.

  • La fortificazione dello scheletro.

In questa ricetta, i cereali e la frutta sono saggiamente dosati. L’aroma della farina macinata fresca si unisce al sapore della frutta. Preparato con attenzione, questo pasto può essere considerato un dolce sui generis, la cui composizione può variare all’infinito in base all’ispirazione e alla frutta di stagione. La frutta aggiunge alla farina la sua freschezza succosa e stimola le ghiandole salivari, permettendo una migliore preparazione del bolo alimentare e quindi una migliore assimilazione, con il minimo dispendio di energia. Le vitamine del complesso B della farina fresca si aggiungono alle vitamine della frutta. Gli acidi organici della frutta fresca sono neutralizzati dai carboidrati del grano.

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