SATYASVARA – Storia di un cammino (I)
CAPITOLO I° “il primo passo”
Quasi tre anni sono passati, tre anni dalla prima volta che entrai in contatto con quella che oggi posso definire la mia casa e la mia famiglia. Di sottofondo la colonna sonora di Into The Wild mi accompagna con dolcezza e con commozione a quel periodo, febbraio-marzo 2015. Guardo le foto di quei giorni e vedo una piccola ragazza sorridente ma con gli occhi malinconici e inconsapevoli di tante cose. Una ragazza trasportata dalle proprie emozioni tanto da esserne succube, incapace da sola di uscirne fuori.
Lo Spirito amorevole del Natale (IV)
È buffo pensare che una frase come “cos’è per me il Natale” possa generare in me un lungo momento di pausa, misto all’imbarazzo e allo stupore di scoprire che di fatto non lo so. Già…. non lo so, o meglio, è un tipo di riflessione che non mi pongo da talmente tanto tempo che ad oggi non ce l’ho ben presente. Eppure se la stessa semplice domanda mi fosse stata posta all’età, che so, di 8 anni per esempio, sarei stata un fiume in piena: emozioni, colori, parole, sensazioni. Bellissimo.
Lo Spirito amorevole del Natale (III)
Anche quest’anno siamo entrati nel pieno dell’Avvento e il Natale è ormai alle porte, possiamo già avvertire una certa frenesia nell’aria, le persone hanno già addobbato le proprie case, le finestre, i balconi e anche i propri spazi di lavoro per renderli più caldi ed accoglienti.
La forza di volontà… racconto bello…
A Lavoro ho incontrato una signora anziana, non saprei dire l’età, ma di certo non mostrava gli anni che poi mi disse di avere. Abbiamo scambiato con piacere due parole, che sono rimaste impresse nella mia mente a tutt’oggi. Appariva come un anziana ben vestita, una donna che aveva cura del suo aspetto. Di statura minuta e proporzionata. Aveva indosso un pellicciotto nero, con particolari in pelle che le conferivano un aspetto grintoso, e una gonna lunga al polpaccio, a pieghe, di quelle che non si usano più.
Lo Spirito amorevole del Natale (II)
Il Natale è alle porte e, come ogni anno, si respira nell’aria un’atmosfera magica, calda e avvolgente. Le strade si illuminano di luci, fili d’argento, vischio, presepi e stelle cadenti. Si vedono abeti o pini (finti o veri) davanti le vetrine, addobati con campanellini, palline colorate e luci a intermittenza. L’aria è densa delle essenze speziate dei venditori di strada e del profumo deciso e amarognolo delle bollenti caldarroste. Camminando si incontrano pupazzi e immagini di diverse tipologie come renne, elfi o alberi, che di anno in anno sono sempre più particolari e affascinanti. Ovunque, infine, c’è lui, immancabile e adorato dai bambini: Babbo Natale, sempre indaffarato ad elargire doni a tutti. Dapperttutto risuonano le canzoncine natalizie che, anche se si è indaffarati e su di giri, è impossibile non canticchiarle. Pervasi da tutto ciò, è facile ripensare ai Natali dell’infanzia.
“Alchimistica SATYASVARA” inizio di un viaggio….
Il 10 Gennaio del 2016, alle ore 18,34, è stata apposta la prima firma a fondazione dell’Associazione di promozione sociale e culturale “Alchimistica SATYASVARA”. Per l’occasione ho estratto uno dei miei Tarocchi, e come per una volta precedente, e anche da un punto di vista numerologico, chiedendo: “Quale Arcano rappresenterà maggiormente questa associazione?” L’arcano guida è sempre risultato “La Giustizia”. La Giustizia è l’ottavo arcano dei Tarocchi Maggiori. Il numero otto, che nei numeri arabi è raffigurato da due cerchi sovrapposti, esprime la perfezione in cielo e terra: è il doppio di 4, ovvero un doppio quadrato, indica quindi stabilità nel mondo materiale e nel mondo spirituale; rappresenta inoltre, l’eternità e la massima espressione ottenuta grazie al perfetto equilibrio degli opposti. Il numero 8 indica la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo, ci parla di rinascita.
Lo Spirito amorevole del Natale (I)
NATALE di Alice Sturiale
“Buon Natale, buon Natale…” Gridò forte il mio cuore. E in quell’istante cambiò l’atmosfera: centomila luci si accesero in un unico bagliore, al ritmo frenetico di milioni di passi agitati, i pensieri si affollavano nelle menti di ognuno, con rapidità con chiarezza, e la gente eccitata si scambiava pacchetti e sorrisi, e ognuno gridava qualcosa di bello ad un altro, e i cuori battevano veloci. Ecco all’improvviso si era accesa la scintilla che aveva fatto scoppiare la gioia, l’emozione, il desiderio, il desiderio di cambiare, di riniziare da capo, di volersi bene, il desiderio di quel momento tanto atteso che era arrivato…. e c’era qualcuno, che nella confusione, si ricordava di un bambino nato in una capanna alla luce di una stella cometa. Alice Sturiale, una bambina che dalle quattro ruote della sua sedia diceva “sono felice”.