L’Arcangelo Metatron

L’Arcangelo Metatron viene giustamente considerato il più terreno tra gli arcangeli, perché inizialmente fu un uomo saggio e virtuoso che poi Dio mandò in Cielo. La sua anima è stata per tutta la vita piena di fede, di amore verso gli altri uomini ed è sempre stato molto attento ai significati delle azioni, nutrendo la convinzione che solo colui che impara in permanenza da ciò che accade dentro e fuori di lui sarà davvero capace di aiutare gli altri. Così, egli ha cercato da sé il cammino della conoscenza e della bontà dell’animo.

L’Arcangelo Uriel

L’Arcangelo Uriel diffonde la luce della conoscenza di Dio. Egli ci aiuta a scoprire la luce in ognuno di noi, a ottenere la conoscenza che sostiene e guarisce, a decifrare e interpretare i messaggi della nostra voce interiore. L’Arcangelo Uriel, il cui nome in ebraico significa “la luce di Dio”, porta all’umanità la conoscenza e la comprensione del Divino. È il più radioso e luminoso tra gli angeli, spesso rappresentato scendendo dal cielo in un meraviglioso carro trainato da cavalli bianchi. Viene anche chiamato la Fiamma di Dio, l’Angelo della Presenza o della Salvezza. È conosciuto anche come il Principe della Luce e l’interprete delle profezie.

L’Arcangelo Raffaele

L’arcangelo Raffaele conferisce il dono della guarigione e ci indica come guarire noi stessi attraverso l’amore e la gioia; egli ci permette di trovare la guarigione nella natura e nelle energie universali. Il suo nome significa “guaritore divino” o “Dio guarisce”. E’ da lui che proviene ogni guarigione e, essendo messaggero della Divina Provvidenza, è sempre lui a guidare coloro che si trovano alla ricerca dell’unità. Egli conferisce la guarigione essenziale e definitiva del male di ogni sorta, in altre parole, è il ritorno alla sorgente divina. Raffaele interviene per salvare il nostro corpo, la nostra mente ed il nostro cuore, egli allevia le nostre sofferenze.

L’Arcangelo Gabriele

Simbolismo: L’Arcangelo Gabriele è rappresentato mentre tiene in mano un giglio, simbolo della purezza e della verità. A volte è rappresentato con in mano una penna e un calamaio, simboli del suo ruolo di messaggero divino; altre volte, mentre tiene in mano una coppa dorata che ci ricorda il Sacro Graal. Funzione Angelica: DIFENSORE DELLA VERITÀ E MESSAGGERO DIVINO. I Doni Spirituali che Egli ci offre: Egli può aiutarci a dire la verità in modo aperto e sincero; a rispettare noi stessi; a lasciarci guidare dall’intuito e dalla nostra voce interiore. Gabriele è il messaggero della parola di Dio.

L’Arcangelo Michele

Michele è il lottatore che fa in modo che la luce trionfi, disperdendo le ombre della negatività. Ci aiuta ad essere forti nei momenti difficili, a dissolvere le tendenze negative e a ritrovare la forza necessaria quando ci sentiamo soli ed abbandonati. Il suo nome significa in lingua ebraica “Colui che è come Dio”. È l’arcangelo che noi evochiamo perché ci aiuti nella lotta con le nostre pulsioni negative e per scoprire la luce in noi stessi. Dal punto di vista storico è visto come il protettore di Israele e della chiesa cattolica. È considerato l’angelo protettore dei poliziotti, dei soldati, dei bambini piccoli, oltre che dei pellegrini e dei viaggiatori. È il guerriero celeste, il comandante delle armate celesti, che lotta per la giustizia e l’ordine, guidando tutti coloro che si trovano in difficoltà. Michele è considerato anche portatore di fortuna e pazienza.

Effetto Isaia e potenza della preghiera

Scrive Gregg Braden nel suo bellissimo libro “Effetto Isaia” (MacroEdizioni) a pag.11 : E’ possibile che esista una scienza perduta che ci permetta di trascendere le guerre, le distruzioni e le sofferenze che da molto tempo sono state predette per l’epoca attuale? Se ciò fosse vero, colmare quel vuoto riuscirebbe a evitarci le più grandi tragedie che l’umanità dovrà affrontare? Sia alcuni testi antichi risalenti a duemila cinquecento anni fa, sia la scienza moderna ci indicano che la risposta a questo tipo di domande è decisamente un “Si”.

Equinozio di Primavera

L’equinozio di primavera è il momento dell’anno solare in cui il giorno diventa quasi uguale alla notte. Nell’essere umano, questo si riflette come un momento di equilibrio che simboleggia un ineffabile stato di armonia: ciò fa apparire una trasformazione profonda, pregnante, della natura esteriore, così come una trasformazione benefica della nostra natura umana.

Maha Shivaratri

Elementi essenziali sulla grande celebrazione spirituale Mahashivaratri. In India la grande notte spirituale di Shiva, Mahashivaratri, è tradizionalmente dedicata a Paramashiva (Shiva Supremo). I suoi adoratori lo considerano unanimemente come il momento più sacro dell’anno. Mahashivaratri cade sempre nella notte prima del giorno di luna nuova, tra febbraio e marzo (nel mese lunare Phalguna, secondo il sistema astrologico indiano). Gli yogi vivono questa celebrazione come un’eccezionale occasione spirituale. Per questo motivo digiunano tutto il giorno e vegliano tutta la notte, meditando intensamente con il mantraShiva (Laya Yoga). Gli iniziati meditano semplicemente pronunciando ininterrottamente il suo nome, completamente trasfigurati, cantano ferventi inni di gloria o adorano il famoso simbolo Shiva Lingam, aspirando con amore e con tutto il cuore a Paramashiva, ossia Dio Padre.

Hatha Yoga – Asana

Le posizioni yoga (asanas) fanno parte del sistema yoga chiamato Hatha Yoga, sistema che pare essere il più accessibile agli occidentali, che, in genere, non sono inclini come gli orientali alla contemplazione. In ogni sistema yoga, lo scopo finale è quello di equilibrare le energie dell’intero essere, di assicurare l’armonia dell’essere umano con sé stesso e, anche, con l’ambiente circostante, con l’universo. L’etimologia della parola Hatha è estremamente simbolica: Ha significa Sole, e Tha, Luna. La parola significa YOGA significa unione, cosi Hatha Yoga è l’unione tra Sole e Luna, cioè tra tutti gli aspetti duali dell’essere.

Yoga Sutra di Patanjali – Yoga Darshasana

L’opera di Patañjali consiste in 196 sûtra (in prima approssimazione potremmo tradurre questa parola con «aforismi» o «versi») che descrivono con magistrale chiarezza e incredibile capacità di sintesi la filosofia Yoga. In realtà la parola sûtra significa «legame», «sequenza» o «catena» e indica come tutta l’opera sia un susseguirsi ininterrotto di idee che si incastrano perfettamente come i grani di una mala fino a formare un unico concetto che percorre in filigrana tutto il testo. Questa scrittura è anche chiamata Yoga Darshana che è spesso tradotto con «filosofia Yoga» anche se in realtà la parola darshana ha un significato molto più profondo: letteralmente significa «vedere», quindi Yoga Darshana significa «il processo di vedere attraverso lo Yoga», ma si tratta di una vista preclusa agli occhi o ad ogni altro senso; è un vedere l’invisibile che si cela dietro la comune percezione. Il testo è diviso in quattro sezioni:Samâdhi Pada (51 sûtra): viene analizzata la natura generale dello Yoga e poiché la tecnica essenziale è il Samâdhi, quest’ultimo viene trattato approfonditamente tanto da attribuire il nome alla prima sezione.