Lo sforzo spirituale (VI)
Sant’Isacco di Ninive – La lotta spirituale: “Non c’è nulla che avvicini il cuore a Dio quanto la compassione. La lotta non termina in un attimo, né la grazia viene tutta intera in una volta e abita nell’anima. Ma un po’ e un po’, ci sarà l’una e l’altra: c’è un tempo per la tentazione e un tempo per la consolazione, e una parte della lotta perdura fino alla morte. Questo mondo è la palestra della lotta e lo stadio della corsa, e questo tempo è il tempo del combattimento. Il luogo del combattimento e il tempo della lotta non sono soggetti a una legge.
SATYASVARA – Storia di un cammino (V)
Il giorno del ritiro giunse. Non avevo mai fatto un’esperienza del genere: cinque giorni di completo silenzio, senza telefono, perdendo la cognizione del tempo, vissuto pregando e meditando, ascoltando il Maestro leggere libri, guardando film e facendo yoga. Contatto fisico e visivo il più possibile assente, per avere la possibilità di entrare con maggior profondità in se stessi. Per cibo solo riso in bianco bollito e mele; da bere, tisane. Questo per disintossicare da una parte il proprio corpo, renderlo pulito e leggero; dall’altra per creare a livello mentale un distacco dal cibo, il quale è da sempre una delle maggiori compensazioni che usiamo ogni qualvolta abbiamo uno stato interiore non sereno e vogliamo fuggire dalle nostre sofferenze.
Accettazione (II)
Dimmi Poeta… cosa non ti basta di questo momento irripetibile?
Cosa nel buio delle tue distrazioni ti fa stringere i denti?
Cosa nel silenzio delle tue certezze ti urla nello stomaco?
Per giustificare le lacrime della tua coscienza banalizzi tutto…
Campi di forza ed evoluzione spirituale
L’universo è vibrazione, tu sei vibrazione, allora, qual è la differenza fra te e il resto? In queste righe cercherò di spiegare a grandi linee la mia esperienza riguardo ai campi di forza e la loro influenza sugli esseri. Giorno dopo giorno constato sempre più la realtà dei campi di forza e la loro esistenza diventa per me sempre più evidente. Queste riflessioni scaturiscono della mia esperienza personale e possono quindi essere in parte influenzate dal mio particolare punto di vista. La percezione di questa realtà misteriosa e cangiante mi è stata donata per pura grazia di Dio attraverso l’aiuto del Maestro e io, come persona, non sento di avere alcun merito a riguardo.
Lo Spirito amorevole del Natale (V)
ASPETTANDO NATALE…. Si avvicina Natale e la mia mente incomincia a vagare tra i ricordi, ne sono già passati ben 73…. è indimenticabile quello a casa della nonna, avevo 4 o 5 anni ed eravamo tutti seduti in cerchio, in mezzo a noi la “conca”, una grossa bacinella con dentro del carbone che ardeva e ci riscaldava (vivevamo ancora in Sicilia e nelle case non c’era il riscaldamento).
La gestione delle emozioni
Dal punto di vista emotivo sono sempre stato problematico. Fino a qualche tempo fa, però, non riconducevo direttamente questo problema all’essere iper-emotivo, piuttosto mi consideravo insicuro, oppure “sensibile”, o anche un po’ depresso. Essenzialmente un disadattato, anche se mascheravo il mio disagio in diversi modi. La cosa veramente paradossale, è che, nonostante negli ultimi anni mi sia reso conto di quanto sia predominante questa parte emotiva in me, fin da bambino mi sono abituato a reprimere moltissimo le mie emozioni.
SATYASVARA – Storia di un cammino (IV)
Venne così la metà di Maggio e, al termine di una lezione di yoga, il maestro ci informò che a Giugno si sarebbe svolto un ritiro spirituale, questa volta incentrato sulla preghiera cristiana e che all’interno del ritiro avremmo partecipato a un pellegrinaggio della durata di una notte, da Macerata fino alla basilica della Madonna di Loreto. Ancora ricordo perfettamente che mi guardò e disse: “A questo punto, visto il tuo costante impegno, sei pronta a venire, se vuoi!”. Fu veramente bellissimo ed emozionante sentirselo dire e presa dall’entusiasmo risposi senza pensarci un momento: “SI!”.
Lo sforzo spirituale (V)
Prima di addentrarmi nell’ambito cristiano voglia fare due premesse. La prima premessa è che parlerò sempre di Cristianesimo e non di Cattolicesimo, in quanto ritengo che il Cattolicesimo sia un’interpretazione “parziale” degli originari insegnamenti di Gesù il Cristo. Non approfondisco qui questo aspetto, che da solo porterebbe via molto tempo e che è già stato ispirazione di alcune mie precedenti conferenze.
SATYASVARA – Storia di un cammino (III)
La scuola, oltre a tenere corsi di yoga e programmare ritiri intensivi di meditazione, organizza delle escursioni in montagna. Così venne il giorno in cui il maestro invitò anche me e Paolo ad andare; si trattava di partire la mattina molto presto da Roma per arrivare nelle Marche verso le 8,00 nei pressi del luogo dell’escursione, dove ci saremmo incontrati con il resto del gruppo. Il tutto si sarebbe poi concluso con il nostro ritorno a casa, la sera. Decidemmo di avventurarci in questa nuova esperienza e in quell’occasione invitai anche una mia amica, Gloria. Alle 5 del mattino, partimmo in auto sulla via Salaria, per raggiunge il luogo dell’appuntamento. Con noi c’era anche Pinta, la dolcissima cagnolina nera di Gloria.
La via di mezzo
“Vincenza, fa un piccolo sforzo, resta centrata e trova l’equilibrio”, è la frase che ogni giorno mi ripeto a cuore aperto affidandomi con amore e umiltà al meraviglioso disegno di Dio. E quando penso a quella parte fragile e piccola di me che prova in tutti modi a restare centrata di fronte alle difficoltà della vita e ai propri demoni, ho una compassione così commovente che vorrei abbracciarmi forte e dirmi allo stesso tempo: “ehi, andrà tutto bene, ci sono qui io, con pazienza troverai il tuo punto fisso, per ora ama e prega Dio. Ti amo”.