Lo Spirito amorevole del Natale (IX)
Il nostro Natale era anzitutto un lungo viaggio in un’automobile carichissima di valigie e sacchi neri pieni di regali. Non si sa bene come, ma noi bambini arrivavamo sempre alla macchina che era già strapiena e senza farci troppe domande, mio fratello ed io ci agitavamo negli scomodi sedili posteriori tra una coperta e un cuscino, molti libri, le lucette per leggere, un game boy carico e qualche scorta di cibo sfizioso che gestivamo con cura. Cinque minuti dopo la partenza, che puntualmente avveniva ore dopo l’orario prestabilito, eravamo già fermi dalla panettiera a prendere pane e focacce per il viaggio. Ricordo poi che le ore di macchina trascorrevano in un clima armonioso. I litigi tra noi due fratelli si facevano sempre più lievi mano a mano che crescevamo e, benché i nostri genitori avessero senz’altro le loro difficoltà, eravamo molto contenti di partire.
Verso le cime del Redentore – Pizzo del Diavolo (10 Ottobre 2020)
Ieri c’è stata una nuova escursione con la scuola di yoga sui monti sibillini. Come al solito non sono mancate avventure, momenti difficili che sono stati superati con il sostegno del Maestro e attimi e condivisioni di esperienze tra di noi. Tra questi c’è stata una bella conversazione tra me e Adriana, mentre si saliva sul sentiero per arrivare alla prima cima, da cui poi abbiamo proseguito cresta cresta fino alla cima ultima del Redentore e Pizzo del Diavolo (l’escursione a cui Immacolata non ha partecipato perché a Bologna a cambiato treno ed è tornata a Milano).
Lo Spirito amorevole del Natale (VIII)
Premetto che la mia famiglia è sempre stata parecchio fredda se non contraria alla religione cristiana, e dunque certi aspetti delle festività natalizie venivano vissuti con meno entusiasmo rispetto probabilmente ad altre famiglie, ciò nonostante il periodo di Natale, soprattutto negli anni dell’infanzia, mi ha lasciato sentimenti profondi, misteriosi e magici, che hanno sicuramente segnato la mia anima.
Il Cammino di San Francesco
Anche quest’anno abbiamo vissuto la nostra incredibile avventura estiva: un lungo pellegrinaggio che in 22 giorni e circa 300km, da Bagni di Romagna ci ha condotto fino ad Assisi, per poi proseguire verso le nostre terre camminando lungo i Sibillini. Un pellegrinaggio non solo fatto a piedi, ma anche nelle nostre anime, un viaggio interiore che tra momenti di gioia e anche di “sbrocchi” ci ha aiutato a conoscerci sempre meglio e ad unirci. Come sempre ringraziamo il nostro amato Maestro che ogni anno, nonostante le numerose difficoltà, fa il fioretto di sostenerci e di guidarci con tanto amore e pazienza, facendoci vivere ogni volta esperienze sempre nuove e fuori dal comune. Ecco qui il nostro diario di viaggio, buona lettura.
Adriana
È difficile spiegare come sia cambiata la mia vita da quanto ho incontrato la scuola e il Maestro… Esteriormente i cambiamenti sono stati tanti a livello di abitudini e di ritmi, interiormente anche sono stati giganteschi a pensarci.. e lo sento da come vivo con me stessa e con gli altri.. in generale per come ho esperienza del mondo e della vita. A livello di sentimenti e stati interiori profondi ci sono stati dei cambiamenti che difficilmente riesco a spiegare.. ma è come un senso di spazio più espanso e di attesa.. di pazienza.. un senso di amore e dolcezza nel profondo.. e anche di speranza e di leggerezza.
Mary
Non è poi così difficile per me dire quanto la mia vita sia cambiata dopo aver incontrato il mio amato Maestro. Come dico sempre, l’espressione che mi viene immediatamente dal cuore appena penso a lui è che mi ha ridato la vita. Ricordo la prima volta che in lacrime glielo dissi, dopo poco più di un anno che frequentavo la scuola, lì per lì gli sembrò un po’ esagerato, in realtà per me non c’è altra espressione più vera se non questa.
Eszter
Il mio percorso nella Scuola. Vi siete mai sentiti così lontani da un’immagine di voi stessi nel passato da pensare di aver vissuto tante altre vite nel corso di quest’esistenza? Oppure di guardarvi con gli occhi del passato e di pensare: “Ma questo sono io?”. O ancora di vedere la vostra immagine in un sogno e di non riconoscervi, solo per capire, al risveglio, che avete sognato una vostra forma di diversi anni fa con cui non vi identificate più?
Lo Spirito amorevole del Natale (VII)
La ricorrenza del Natale suscita di solito sentimenti quali l’amore, la bontà e la fratellanza. Ma a volte anche sentimenti contrari, come l’inadeguatezza, la nostalgia o in alcuni casi addirittura l’odio. Ogni periodo che crea una pausa dal mondo esteriore, come questo, ci spinge a guardarci meglio dentro. Il Natale è una ricorrenza che ha data il 25 dicembre in cui si celebra la nascita del Signore Gesù Cristo, a partire dal IV secolo.
SATYASVARA – Storia di un cammino (VIII)
Un anno di ricordi è passato da quando ho iniziato a scrivere di noi, del nostro viaggio nella scuola Satyasvara… Il cursore scorre tra le foto e passa all’anno 2016, in cui le immagini delle escursioni si susseguono… per prime, quelle di Colle san Marco: eravamo sulla neve, io vestita con jeans e cappotto della Quechua sgangherato (non avevo ancora imparato a vestirmi adeguatamente per la montagna), poi il Maestro, Paolo, Nicoletta, Gianmaria, Cinzia, Mattia, Paola, Anthony. Quasi tutte persone che man mano ci hanno salutato, proseguendo per la loro personale strada.
Stati di coscienza (II)
Il sogno è un esperienza interiore che avviene quando dormiamo, nello stato di sonno. Potremmo definire tre stati fondamentali della coscienza che sono lo stato di veglia, lo stato di sonno senza sogni, e lo stato di sonno con sogni. In realtà questi tre stati sono molto più interconnessi di quanto pensiamo. Per esempio la nostra attività nello stato di veglia influenza notevolmente gli altri due stati.