Lo Spirito amorevole del Natale (IV)

È buffo pensare che una frase come “cos’è per me il Natale” possa generare in me un lungo momento di pausa, misto all’imbarazzo e allo stupore di scoprire che di fatto non lo so. Già…. non lo so, o meglio, è un tipo di riflessione che non mi pongo da talmente tanto tempo che ad oggi non ce l’ho ben presente. Eppure se la stessa semplice domanda mi fosse stata posta all’età, che so, di 8 anni per esempio, sarei stata un fiume in piena: emozioni, colori, parole, sensazioni. Bellissimo.

Lo sforzo spirituale (III)

Lo sforzo spirituale nella cultura sciamanica tolteca
Questo si compie attraverso un ampio spettro di azioni, che possiamo raccogliere in quelli che vengono chiamati i quattro accordi.
Primo accordo: “Sii impeccabile con la parola. Parla con integrità. Dì solo quello che intendi dire. Evita di usare la parola per parlare contro te stesso e per sparlare degli altri. Usa il potere della parola in direzione della verità e dell’amore.” Per esempio, parlare con misura mentre coloro che ci sono intorno si agitano e parlano inutilmente ha molto più valore che tacere quando si è soli. Il controllo della parola è uno degli sforzi spirituali più importanti, perché è la base di ogni altra forma di autodisciplina e di elevazione della coscienza.

Karma Yoga (I)

Nell’Universo manifestato, cioè quello materiale, dove ogni cosa è soggetta all’azione, (nulla rimane così come è eternamente, a parte il Divino), l’uomo deve fare i conti con il “problema dell’agire”.
Nel retaggio culturale occidentale viene enfatizzata maggiormente l’analisi conoscitiva mediante lo studio scientifico, piuttosto che lo strumento dell’azione per arrivare alla conoscenza. Mentre in alcune tradizioni orientali l’attenzione è concentrata sul “come opero”, nel mondo occidentale la ricerca consiste nell’individuare il principio, la realtà o la verità, e definirli tramite un sistema consolidato. Questa differenza è riscontrabile nel pensiero occidentale di qualsiasi tipo. Per esempio, nel contesto religioso, la dottrina è incentrata su chi è Dio, mentre risulta quasi blasfemo provare a chiedere come arrivarci. Analogamente tutti i più grandi filosofi hanno affrontato la crisi del concretizzare le proprie conclusioni tramite un’esperienza diretta, una volta raggiunto il limite del pensiero.

Gelosia ed evoluzione spirituale (V)

“Amare è gioire, mentre crediamo di gioire sole se siamo amati”. (Aristotele)
Il rapporto di coppia è un argomento vasto e senza dubbio complesso. Io vedo la relazione di coppia come una fucina alchemica, intendo con questo dire che la coppia può essere un luogo importante per la propria evoluzione personale. È inevitabile che in questo contesto emergano le parti di noi più profonde, sia positive che negative, e che osservandole possiamo imparare molto su noi, al di là di tutte le maschere e di tutto quello che raccontiamo di essere agli altri e a noi stessi. Prendiamo ad esempio la gelosia, passione che ovviamente non entra in azione solo nel rapporto di coppia, ma che qui trova la sua più compiuta espressione. “Se io sono attaccato ad un’altra persona perché non sono capace di reggermi in piedi, lui o lei può essere un «salvagente», ma il rapporto non è un rapporto d’amore. Paradossalmente, la capacità di stare soli è la condizione prima per la capacità d’amare”. (Erich Fromm – L’arte di amare)

Lo sforzo spirituale (II)

Nell’Islâmismo lo sforzo spirituale è invece chiamato “jihad”
Questo termine è stato ultimamente uno dei più abusati e meno compresi dagli stessi musulmani. Molti di essi non resistono alla tentazione di usarlo per obiettivi politici propri, mentre molti non musulmani disinterpretano il termine per ignoranza o per screditare l’ Islâm ed i musulmani. La “jihad” non è uno strumento di guerra contro gli innocenti, né un mezzo di lotta politico-religiosa, né tanto meno l’opportunità per tiranneggiare i deboli e gli ignoranti. Il termine “jihad” è qualcosa di unico, che rivela il cuore stesso della religione islamica, e che implica il concetto di difesa del divino messaggio, dall’aggressione dei suoi nemici. La parola “jihad” per cui non significa “guerra santa”, come comunemente, ma erroneamente, si crede, significa, piuttosto “sforzo”, e più di preciso sforzo interiore, lotta per raggiungere un determinato obiettivo, di norma spirituale; la “jihad” è anzitutto lo sforzo spirituale che ci eleva ad una maggiore umanità davanti a Dio.

Fratellanza (I)

“Alcuni anni fa di colpo mi sono accorta che volevo capire, che avevo il bisogno di cambiare, cercavo qualcuno con cui parlare e non so come sono finita in una “palestra” dove ho trovato un uomo……… e qui sto trovando………”
Definizione di FRATELLANZA: Legame naturale; vincolo affettivo tra fratelli: rapporto, sentimento di fratellanza; sentimento di affetto e solidarietà che lega più persone tra loro come fratelli; comunanza di ideali e di intenti: la fratellanza tra i popoli.

Lo sforzo spirituale (I)

Oggi voglio tornare a parlare dello sforzo spirituale, già specificatamente trattato sulle nostre dispense del corso di Yoga. Da queste dispense ho tratto solo alcune parti del materiale di questa conferenza, integrandolo con altro materiale preso da fonti delle più disparate culture e religioni. Infatti in tutte le tradizioni spirituali, anche se con nomi diversi, lo sforzo spirituale è la pratica fondamentale che ogni aspirante compie nel proprio lavoro interiore.
Questa è un ulteriore conferma che lo sforzo spirituale è alla base di tutte le forme di evoluzione dell’anima individuale nel ricongiungimento con l’anima universale di Dio. Ci sono dei casi, nella storia della spiritualità, in cui questa evoluzione, che nel corso della conferenza chiameremo illuminazione, risveglio o liberazione, sembrerebbe essere avvenuta in modo immediato ed inaspettato, senza uno sforzo alla fonte, per esempio la folgorazione di Paolo di Tarso sulla via di Damasco.

Gelosia ed evoluzione spirituale (IV)

In questo periodo della mia vita sto affrontando una situazione per me difficile e dolorosa che mi porta a guardare con più sincerità in me stessa e a scoprire quali siano le cause più profonde di questa sofferenza. Fino a questo momento avevo sempre voluto evitare di vedere le cose per quelle che sono vivendo la gelosia e le emozioni ad essa collegate, in maniera sotterranea ed inconsapevole.

Gelosia ed evoluzione spirituale (III)

“Come geloso, io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo, perché temo che la mia gelosia finisca col ferire l’altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità: soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri”. (Roland Barthes “Frammenti di un discorso amoroso”)

Introduzione allo YOGA

“Lo Yoga non è un antico mito sepolto nell’oblio. È l’eredità più preziosa del presente. È il bisogno essenziale dell’oggi e la cultura del domani.” Lo yoga è la scienza del giusto vivere e, come tale, è inteso per essere incorporato nella vita quotidiana. Esso agisce su tutti gli aspetti della persona: fisico, vitale, mentale, emozionale, psichico e spirituale.
La parola yoga significa ‘unità’ o ‘unicità’ e deriva dalla parola sanscrita yuj che significa ‘unire’. Questa unità o unione viene descritta in termini spirituali come l’unione della coscienza individuale con la coscienza universale. A un livello più pratico, lo yoga è un mezzo per equilibrare ed armonizzare il corpo, la mente e le emozioni. Questo avviene attraverso la pratica di asana, pranayama, mudra, bandha, shatkarma e meditazione, e deve essere ottenuto prima che possa avvenire l’unione con la realtà suprema.